Al convegno Ance sul futuro dell’abitare in provincia la richiesta di leggi adeguate: il territorio fa squadra
“Il potenziale abitativo della provincia di Alessandria. Rigenerare il costruito”. Una provincia, quella alessandrina, che, come ha rimarcato Andrea Gianotti, responsabile del Centro Studi del Sole 24 Ore, offre spazi abitativi superiori alle grandi città come Milano, Torino e Roma: una media di 92 metri quadri, oltre a una rete stradale meno congestionata.
Durante l’incontro, professori universitari, giornalisti ed esperti hanno analizzato le prospettive di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e le nuove tendenze dell’abitare nella provincia.
Nel corso del dibattito è emersa la necessità di riutilizzare il patrimonio edilizio esistente riducendo il consumo di suolo e l’impatto ambientale, oltre a un approccio progettuale capace di coniugare sviluppo immobiliare e sostenibilità.
Particolare attenzione è stata dedicata al recupero del patrimonio abitativo del Monferrato, sempre più richiesto sia per fini turistici sia come luogo di residenza stabile. Il confronto tra le diverse realtà professionali ha confermato l’importanza di una collaborazione tra costruttori, progettisti e operatori del mercato immobiliare per costruire una visione condivisa sul futuro dell’abitare nella provincia di Alessandria.
“Il potenziale abitativo e la rigenerazione di una sua parte è una delle problematiche che come Mediatori immobiliari professionali dobbiamo affrontare quotidianamente e il convegno organizzato con ANCE Alessandria è un’opportunità di confronto e di riflessione” – afferma Franco Repetto, past President provinciale e regionale della FIAIP – e presidente di APPC Alessandria.
Esiste, infatti, un patrimonio di unità immobiliari vuote che rappresenta una risorsa importante da sfruttare oggi e nel futuro”.
Gli accordi territoriali sono una grandissima opportunità per il mercato delle locazioni con un doppio obiettivo, economico per cui far ottenere un rendimento importante nell’ordine oggi dell’8,8% e sociale per me ancora più rilevante fare da calmiere ai prezzi delle locazioni.
Se i giovani studiano, lavorano e restano qui, università, imprese e famiglie fanno parte della stessa catena dell’economia reale. Sento parlare troppo di finanza e poco di economia reale. Io sono per l’economia reale.
