Giurisprudenza e approfondimenti

Riforma del Catasto: come funziona e cosa cambia

Il Sole 24 Ore QC 22/10/2021

Il catasto è diventato il tema significativo del dibattito che coinvolge i proprietari di immobili e le loro associazioni. Storicamente il problema della classificazione degli immobili e della loro redditività/valore è stato centrale nelle politiche fiscali dei vari governi che si sono succeduti, sia per ragioni urbanistiche e di vivibilità, ma soprattutto perché l’immobile è il bene su cui più facilmente si possono applicare le imposte. Il governo Draghi riprende in mano, attraverso una legge delega, lo scottante tema precisando che l’obiettivo è un ammodernamento dello strumento di rilevazione dei dati, di emersione degli immobili fantasma e con l’impegno alla neutralità degli effetti delle nuove rilevazioni sul gettito che, si promette, lascerà invariato il carico fiscale complessivo che colpisce il settore.

La cosa ovviamente non lascia tranquilli i proprietari di immobili né le loro associazioni; troppe volte le promesse dei governi non sono state mantenute anche se la parola di una personalità come l’attuale presidente del consiglio, per la sua autorevolezza, per la competenza economica, ha un valore e un prestigio ineguali nel panorama politico attuale.

L’appuntamento
Appc, nel quadro delle iniziative intitolate «Il Proprietario consapevole» organizza il 25 ottobre alle 18,30, sul catasto, un webinar ad accesso libero (basta collegarsi al sito ed iscriversi). Il titolo è stimolante e il relatore, Salvatore Muscatello, è un fiscalista esperto nella materia (qui la locandina dell’evento ). Le associazioni della proprietà hanno assunto sulla proposta Draghi posizioni diversificate, c’è chi ha alzato subito gli scudi rifiutando ogni trattava o proposta di modifica e chi, come Appc, pur con tutte le necessarie cautele e preoccupazione, intende invece sedersi al tavolo del confronto per verificare le reali intenzioni del governo e dare il proprio contributo di idee.

Se la riforma facesse emergere gli immobili oggi sconosciuti al fisco e che non pagano le imposte e correggesse le iniquità, che a parità di condizioni oggettive accentuano le diseguaglianze del carico fiscale, allora, e solo allora, la riforma sarebbe un passo verso il processo di ammodernamento del sistema fiscale: equità e riduzione del peso tributario. Le risorse derivanti dal recupero della evasione debbono essere utilizzate non per aumentare le entrate, ma per una diminuzione del carico fiscale complessivo a beneficio dei contribuenti corretti. Appc rifugge da posizioni barricadiere e assume la funzione tipica sindacale: trattare e risolvere i problemi nell’interesse della categoria dei piccoli proprietari e per migliorare lo sviluppo economico .Un proprietario consapevole dei suoi diritti e del suo ruolo quale elemento essenziale del tessuto sociale è un valore per la democrazia e per il futuro dell’Italia.

Vincenzo Vecchio – Appc