ComunicatiGiurisprudenza e approfondimenti

Tutti saranno aiutati

PUBBLICHIAMO quasi integralmente il testo di UNA DELLE NUMEROSE RICHIESTE CHE IN QUESTI GIORNI CI VENGONO INVIATE DAI PICCOLI PROPRIETARI.
Chi ci scrive e’ un invalido civile il cui reddito e’ costituito esclusivamente dal canone di locazione di un immobile locato ad un’attivita’ commerciale, situazione purtroppo comune a moltissimi proprietari di immobili.

Sono un cinquantenne invalido civile, che nell’anno 2015 ha cessato la propria attività di artigiano in seguito a grave patologia ematica dovuta ad esposizione ai solventi organici. Non percepisco alcuna pensione di invalidità e pur presentandomi a concorsi di vario genere, chiedendo ai centri per l’impiego e svolgendo numerosi colloqui non ho più ottenuto alcuna possibilità di impiego.

Il mio reddito deriva esclusivamente dal canone di locazione percepito da un locale adibito ad attività di ristorazione, ricevuto in eredità da mia madre.

Purtroppo in Italia, la categoria dei proprietari immobiliari pur piccoli che siano, non gode di particolari simpatie, e rimango sconcertato quando ascolto in tv la disinvoltura con la quale …si parla… di non pagare i canoni di locazione.

Questo mese di marzo, non ho percepito il canone. Ho ricevuto una telefonata dal mio conduttore, il quale mia ha comunicato aver dato precedenza agli stipendi dei dipendenti e a quant’altro più urgente e necessario del pagamento dell’affitto.

Tra l’altro ad aprile dovrò anche pagare l’imposta annuale di registro, che se non corrisposta, potrà essere posticipata di 90 giorni, pagando una mora. Addirittura.

Sono a conoscenza di come vi stiate attivando , affinché siano riconosciuti diritti e coperture a tutela anche di chi, come il sottoscritto, pur possedendo un locale, non sia un privilegiato e viva delle locazioni percepite.

Vi prego non abbandonarci. Siamo davvero in una situazione pericolosa.

RISPONDE L’AVV. MARIO FIAMIGI, VICE PRESIDENTE APPC:

PER L’APPC, CHE DA OLTRE 45 ANNI RAPPRESENTA LA PICCOLA PROPRIETA’, OGGI PIU’ CHE MAI E’ UN DOVERE NON ABBANDONARE I PICCOLI PROPRIETARI ED AGIRE CON TUTTE LE PROPRIE FORZE affinché il Governo metta in campo subito misure concrete.

Se davvero, come sentiamo ripetere in questi giorni, in modo ossessivo, dal Presidente del
Consiglio e dai Ministri, tutti saranno aiutati,

al momento nessun provvedimento di sostegno è stato assunto per la nostra categoria.

Neppure i più banali di semplificazione burocratica.
Chi è proprietario di un bene immobile, già svalutato dalla crisi che non è mai finita e CHE STA GIA’ SUBENDO, gli ulteriori pesantissimi effetti economici dell’epidemia, non è un privilegiato è solo un cittadino disperato.

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